Bruxelles – La Francia chiuderà la centrale nucleare di Fessenheim, al confine con la Germania. Lo ha annunciato il presidente della repubblica François Hollande secondo cui il decreto “sarà fatto entro quest’anno”. Si tratta del più vecchio impianto del Paese, in funzione dal 1977, tornato alla ribalta il mese scorso quando il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung aveva pubblicato un articolo in cui affermava che il governo di Parigi aveva nascosto all’opinione pubblica la la gravità di un incidente avvenuto in quella centrale nel 2014. “Per noi è molto chiaro che Fessenheim è molto vecchia, troppo vecchia per essere ancora in attività”, aveva dichiarato allora la portavoce del ministro tedesco dell’Ambiente, Barbara Hendricks, chiedendo che l’impianto fosse chiuso “il più presto possibile”.
La Francia si avvia verso una transizione energetica che dovrebbe portare dal 70% al 50% la percentuale di energia nucleare nel totale di quella prodotta nel Paese, entro il 2025. Era una delle promesse di Hollande nella campagna elettorale del 2012. Per farlo il capo dello Stato ha affermato che la Francia “raddoppierà la potenza degli impianti eolici e raddoppierà quella dei fotovoltaici da qui al 2023”.
Parlando del cammino per la chiusura di alcune delle centrali nucleari del Paese Hollande ha spiegato che “la tabella di marcia sarà presentata il primo luglio”. La chiusura di un impianto nucleare, ha però precisato, “non è una decisione che si può improvvisare”, ma “deve essere fatta secondo un calendario preciso, nel rispetto del personale e dei nostri impegni climatici”. Hollande ha detto che “la prima tappa sarà nel 2018, con la prima revisione che farà l’Agenzia per la sicurezza nucleare sullo stato della flotta nucleare francese”. Dopo la pubblicazione di questo report l’agenzia “proporrà la chiusura di alcuni impianti”.
Guarda la mappa delle centrali nucleari della Francia (fonte France info)