Roma – “Ho molto apprezzato la lettera” del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Così, da New York, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ringrazia il capo dell’esecutivo comunitario “per la sensibilità mostrata” verso la proposta italiana per un piano europeo sull’immigrazione, il migration compact.
Per il premier, l’accoglienza positiva della proposta italiana è indice che “qualcosa si sta muovendo” in Europa. Nel frattempo, garantisce, “continueremo a gestire la questione migratoria senza urla, con pazienza”. Le aperture registate, infatti, sono solo “i primi segnali” che “la nave piano piano si stia spostando”, ma “prima di cantare vittoria serve molta prudenza”.
Cautela dettata anche dalle opinioni divergenti su come trovare le risorse per finanziare i Paesi africani con i quali il migration compact prevede di stipulare accordi sul modello di quello firmato con la Turchia. “I francesi sono i più favorevoli agli eurobond” proposti dall’Italia e “i tedeschi meno”, ammette l’inquilino di Palazzo Chigi. In ogni caso, aggiunge, “al netto delle singole strumentazioni finanziarie, il punto è che se vogliamo aiutarli a casa loro (i potenziali migranti, ndr) serve una strategia politica che duri anni” e si basi su “investimenti”, gestione comune che non lasci “solo un Paese” di fronte ai flussi migratori, e una revisione del “modello immigrazione”.