Bruxelles – Nel giorno in cui la Commissione Ue ha svelato la propria proposta per digitalizzare l’industria europea, l’esecutivo ha pubblicato anche i risultati della consultazione online sull’eGovernment che mirava a identificare le priorità per il piano d’azione 2016-2020. Le risposte raccolte hanno sostanzialmente confermato l’idea di Bruxelles che sia necessario investire energie e denaro nella digitalizzazione dei servizi pubblici europei, uniformando il più possibile le pratiche fra Stati membri.
Analizzando i riscontri ottenuti, la Commissione ha concluso che il prossimo piano d’azione per l’eGovernment dovrà essere più visibile rispetto al precedente (2011-2015) in modo da poter coinvolgere il più possibile i cittadini europei. “La consultazione conferma anche il ruolo della Commissione Ue, che deve, per esempio, promuovere l’impiego di normative e assicurare l’interoperabilità a tutti i livelli”, scrive l’esecutivo nel documento conclusivo.
Fra il 30 ottobre 2015 (giorno dell’apertura della consultazione) al 22 gennaio 2016 (giorno della sua chiusura), la Commissione Ue ha raccolto 365 risposte al questionario online e 12 documenti inviati da diverse organizzazioni e governi europei. La maggior parte delle risposte sono arrivate dalla Germania (112), seguita a distanza siderale dalla Romania (59) e dall’Italia (37).