Bruxelles – Il famoso motore di ricerca Google è nel mirino dell’antitrust dell’Unione europea. Il commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager teme che Google stia lavorando contro l’innovazione dei suoi concorrenti chiedendo ai produttori di smartphone di pre-installare alcune sue applicazioni. Per usare la versione Android di Google, ma soprattutto Play Store, è necessario avere l’intero pacchetto: Maps, YouTube, Keep, Hangouts, Chrome e Gmail. Il commissario si è espresso durante l’evento ‘Consumatori e concorrenza’ ad Amsterdam: “Il nostro timore è che Google, chiedendo a produttori e operatori di pre-installare una serie di sue app, piuttosto che far scegliere loro quali caricare, potrebbe aver eliminato uno dei modi principali attraverso cui le nuove app raggiungono i consumatori”.
In questo modo il motore di ricerca si sarebbe conquistato un’importante vetrina per le sue app, a discapito della concorrenza. Si tratterebbe quindi di abuso di posizione dominante e ciò comporterebbe una multa da 7,4 miliardi di dollari e l’obbligo per Google di rivedere le condizioni contrattuali con i suoi partner commerciali, come Samsung, Sony, Htc e Lg. Nel 2004 ha affrontato lo stesso ostacolo Microsoft, accusata e ritenuta colpevole dello stesso reato a causa del riproduttore multimediale Windows Media Player in Windows Xp. Negli ultimi giorni l’indagine Ue su Android, aperta da aprile del 2015, ha subito un’accelerazione e la Commissione ha deciso dunque di formalizzare le accuse.