Bruxelles – “Basta attacchi all’Islam, fa parte del panorama europeo”. E’ ferma la posizione del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker mentre tiene un discorso davanti all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, a Strasburgo.
Il capo dell’esecutivo Ue ripete più volte che il Consiglio d’Europa (l’Istituzione che associa 47 Paesi europei, e che nulla a a che vedere con l’Unione europea) è “il nostro riferimento in materia di diritti umani, abbiamo gli stessi ideali”. Juncker si trova dunque a difendere il discusso accordo con la Turchia sui migranti, spiegando che “ogni persona può fare appello”, contro eventuali errori o presunti abusi. Il piano, dice “sta funzionando e ora ci sono percorsi sicuri per i profughi che necessitano protezione”.
In un’aula piena per meno della metà, pur per un evento che, come ha dichiarato un componente dell’Assemblea, “è una rarità”, il presidente della Commissione ha anche rivendicato che “abbiamo stanziato un totale di dieci miliardi a favore dei profughi”, e che i soldi che andranno in Turchia, “sono per i profughi, vanno direttamente a loro, ed è possibile verificarlo”. Però, anche se l’accordo inizia a funzionare e Ankara collabora con l’Unione “sulla questione dei visti (che dovrebbero essere eliminati per i cittadini turchi che entreranno in Ue, ndr) i criteri non saranno diluiti”.
“Noi nostri rapporti con la Turchia non rinunciamo alla nostra anima – ha poi detto Juncker rispondendo alle domande dei parlamentari. Non faremo nessuno sconto (sui visti o sul processo di adesione, ndr) i criteri vanno rispettati”.
La Commissione, ha poi confermato Juncker passando al tema della lotta al terrorismo, “insiste che sono necessari più sforzi contro la radicalizzazione, ma anche per la protezione delle frontiere e che serve una maggiore collaborazione tra intelligence”. Secondo il presidente si deve smettere di attaccare genericamente “l’Islam”, parte del panorama europeo e le religioni, ha sottolineato “devono unire, e non dividere”. La lotta al terrorismo non è una lotta all’Islam.