Bruxelles – Ora anche David Sassoli grida allo scandalo: “I contributi del Parlamento europeo non possono finire nelle casse di movimenti anti-europei”, scrive il vicepresidente del Parlamento europeo con delega al Bilancio, in merito al contributo di quasi 600mila euro che dovrebbe andare al partito Afp presieduto da Roberto Fiore. Però la decisione di quali partiti politici europei e fondazioni finanziare sia stata approvata dal Bureau, cioè il massimo organo decisionale amministrativo del Parlamento europeo, di cui fanno parte anche i 14 vicepresidenti del Parlamento europeo, incluso lo stesso David Sassoli.
“A seguito dello stanziamento deciso dal Parlamento europeo al partito di estrema destra Alliance for Peace and Freedom (Afp) e alla fondazione ad esso collegata – scrive ora Sassoli – ho chiesto al servizio finanza del Parlamento di verificare secondo il regolamento la legittimità di questo contributo, in particolare rispetto al requisito del rispetto dei valori europei sancito dall’art. 2 del trattato dell’Unione europea”. Per Sassoli, che sembra essersi reso conto della natura del partito che fin dall’inizio figurava nella lista approvata dal Bureau di cui fa parte, “sarebbe molto grave” se a fronte della decisione “non ci fossero state le opportune verifiche sui destinatari dei finanziamenti”.
Le decisoioni del Bureau possono essere rimesse in discussione se lo richiederanno un quarto dei parlamentari appartenenti a tre gruppi politici.