Bruxelles – In caso di Brexit la Gran Bretagna sarebbe “permanentemente impoverita”. È l’avvertimento di George Osborne, il ministro delle Finanze di Londra. Secondo uno studio del Tesoro l’economia si restringerebbe del 6% entro il 2030, causando perdite di 4mila e 300 sterline all’anno per ogni famiglia del Paese. Per il cancelliere dello scacchiere dare il via libera alla Brexit nel referendum del 23 giugno sarebbe “la più straordinaria ferita auto-inflitta” dai britannici. In un articolo sul Times Osborne ha affermato che questa conclusione “è chiara per l’economia della Gran Bretagna e per le famiglie” e che se il Regno Unito lasciasse l’Unione la sua economia sarebbe “meno aperta e interconnessa”.
E l’ipotesi spaventa anche gli scozzesi che potrebbero decidere di indire un nuovo referendum per l’indipendenza in caso di vittoria della Brexit. La leader del Partito nazionalista scozzese, Nicola Sturgeon, ha dichiarato che gli scozzese “non possono essere tirati fuori dall’Ue contro la loro volontà”. Il secondo referendum sull’indipendenza a suo avviso sarebbe necessario “se ci fossero dei cambiamenti significativi e materiali nelle circostanze che prevalsero nel 2014”, quando i cittadini del Paese votarono per rimanere in Gran Bretagna. E l’uscita dall’Ue sarebbe una di queste.