Bruxelles – Angela Merkel ha dato il via libera al procedimento penale contro il comico accusato da Recep Tayyp Erdogan di offesa personale a lui e al popolo turco. Nello stesso tempo ha anche annunciato, però, che farà abrogare la norma di legge che prevede la possibilità di sanzioni penali fino a tre anni di reclusione per chi offende capi di Stato o istituzioni straniere. Mentre il primo atto apre ad un procedimento non brevissimo, il secondo potrebbe far cancellare il reato nel giro di un paio di settimane, e dunque, di fatto, alleggerire notevolmente la posizione del comico Jan Boehmermann.
Il governo tedesco ha dunque cercato e forse trovato una posizione mediana che potrebbe salvare le complicate relazioni con la Turchia e rispondere alle richieste di molti tedeschi di tutelare il diritto alla libertà di satira. La cancelliera tedesca ha anche ribadito che la libertà di espressione è un diritto “elementare”, chiarendo dunque la sua personale posizione a difesa della libertà di satira e di stampa.
Merkel è stata coinvolta direttamente nella questione perché l’articolo 103 del Codice Penale tedesco prevede che in caso di queste denunce sia il governo a decidere se dare o meno il via libera al procedimento penale.
La decisione ha preso cinque giorni di tempo, perché come ha spiegato Merkel incontrando i giornalisti a Berlino ci sono state “opinioni divergenti tra i partner della coalizione”, ma ha anche sottolineato che “questa non è una decisione nel merito del caso”.