Bruxelles – Secondo un’indagine della Commissione europea ci sono “carenze sostanziali” nei meccanismi di capacità che dovrebbero aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica. Per Bruxelles diversi Stati membri devono essere più rigorosi nel valutarne la necessità e la qualità della progettazione, in un’ottica di adeguatezza e di efficienza economica.
La Commissione europea ritiene che vi sono degli Stati nell’Unione che non fanno abbastanza per la progettazione di approvvigionamento di energia elettrica. I meccanismi malfunzionanti rischiano di falsare la concorrenza, e ostacolare i flussi energetici tra i vari confini nazionali, andando a gravare pesantemente nelle tasche dei consumatori.
“I consumatori e le imprese in Europa non devono trovarsi ad affrontare situazioni di black-out e i meccanismi di regolazione della capacità possono contribuire a ridurre questo rischio“, ha dichiarato Margrethe Vestager, commissaria responsabile della politica della concorrenza. D’altra parte, ha aggiunto, “i consumatori non devono strapagare l’energia elettrica, né si può alterare il gioco della concorrenza”. Il commissario sostiene poi che certi Stati membri possono migliorare molto nella valutazione, sia della necessità che della progettazione, dei meccanismi che possono essere correttamente progettati “tenendo conto dell’energia elettrica, che può essere fornita a livello transfrontaliero nell’Ue, contribuendo in tal modo anche alla costruzione dell’Unione dell’energia in Europa”.
Nell’aprile 2015 La Commissione europea ha avviato un’indagine di settore sugli aiuti di Stato nell’ambito delle misure nazionali per garantire la disponibilità in ogni momento di forniture di energia elettrica affidabili (i cosiddetti «meccanismi di capacità») e ha raccolto una grande quantità di informazioni, provenienti da oltre 120 operatori di mercato ed enti pubblici, sui meccanismi di capacità passati, in corso e previsti in 11 Stati membri (Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia).
Ma il report ha evidenziato che in molti Stati membri manca un’analisi corretta e coerente della necessità effettiva dei meccanismi in questione e che alcuni meccanismi in atto potrebbero essere meglio più mirati ed efficaci sotto il profilo dei costi.
La relazione intermedia pubblicata oggi è aperta alla consultazione pubblica entro il 6 luglio 2016. Alla luce delle osservazioni pervenute, la Commissione pubblicherà una relazione finale sui risultati dell’indagine di settore entro la fine dell’anno.