Bruxelles – Per l’Europa “non c’è tempo da perdere”, e la direttiva sul Pnr, il registro dei dati dei passeggeri dei voli aerei, deve essere approvata dal Parlamento europeo e implementata dagli Stati membri “il prima possibile”. Alla vigilia del voto a Strasburgo del provvedimento che da 5 anni attende il via libera, il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos prova a fare pressione sugli eurodeputati affinché questa volta diano la loro approvazione dopo tante resistenze. “Conto davvero su un vasto supporto”, dice in Aula. Ma la pressione non sarà solo sui deputati, promette, ma anche sugli Stati membri che dovranno poi implementare la direttiva. “Devono farlo il prima possibile, non possiamo aspettare due anni, non c’è tempo da perdere”, dice il commissario in Aula. “Il Pnr europeo permetterà ai servizi sicurezza di fare ricerche più complete per identificare possibili foreign fighters quando dei entrano o escono dall’Ue”, si dice certo il commissario.
Secondo la direttiva i Passenger name records, i dati che inseriamo quando acquistiamo un biglietto aereo, per i voli per uscire o entrare dall’Ue saranno accessibili in chiaro alle polizie dei Paesi membri per 6 mesi. Fino a 5 anni poi resteranno disponibili ma attraverso una procedura più complessa e solo in caso di indagini su alcuni reati specifici, poi verranno cancellati. Questo processo, per la tutela della privacy e la prevenzione degli abusi, dovrebbe essere monitorato da una autorità di supervisione indipendente.
Parlando in conferenza stampa il relatore del provvedimento, il conservatore britannico Timothy Kirkhope, ha spiegato che la direttiva potrebbe evolversi anche per coprire in futuro i voli all’interno dell’Unione europea. “Non saremmo stati capaci di fare progressi nel trilogo”, ovvero nelle trattative con Consiglio Ue e Commissione, “se non avessimo incluso viaggi intra-Ue”, ha spiegato il relatore secondo cui “la Germania all’inizio aveva delle preoccupazioni, ma le agenzie di sicurezza ci hanno detto che senza voli intra-Ue lo strumento non sarebbe tanto efficace”.