Roma – Ancora grane per il primo ministro britannico David Cameron a proposito della decisione del suo esecutivo di inviare ai propri concittadini un opuscolo che li esorti a votare contro la Brexit. Dopo le iniziative di alcuni suoi compagni di partito per fermare la campagna, adesso sono gli industriali del Consiglio delle Midlands a dichiararsi “infuriati”. Lo riporta il quotidiano Telegraph, citando David Wall, il segretario del gruppo di imprenditori che da vent’anni sostiene economicamente il Tory, partito del premier, e che adesso è pronto a investire circa sei milioni di euro per finanziare una campagna in favore della Brexit.
Una brutta tegola per Cameron. Da quando è diventato lui l’inquilino del civico 10 di Downing Street, nel 2010, il Consiglio delle Midlands ha sostenuto finanziariamente il partito conservatore con importi tra uno e due milioni di sterline all’anno (ossia tra 1,25 e 2,5 milioni di euro). Solo lo scorso anno, in occasione delle elezioni legislative, il gruppo di industriali ha finanziato la campagna di una cinquantina di deputati. Difficile che in futuro siano ancora così generosi. Oltre a alle polemiche per il proprio coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers, dunque, adesso Cameron dovrà placare anche le ire di questi importanti sostenitori del suo partito.