Il jihadista pentito
Compagno di classe e di cellula di al Zawahiri, il Kamal Habib è una vecchia gloria del firmamento dei jihadisti egiziani. Ora però, in un’intervista a El Mundo, non solo afferma che “ISIS è figlio di Al Qaeda, ma è molto più violento e sanguinoso,” che “sta seducendo i giovani con sogni e false offerte di felicità e di giustizia sociale,” ma anche – e sopratutto – che “né Al Qaeda né ISIS comprendono l’Islam, ma lo interpretano a loro piacimento.”
La cellula di Verviers
La rete di terroristi “specializzati” in logistica e pronti a diventare martiri creata da Abaaoud è sopravvissuta agli attentati di Parigi (anche se 9 terroristi su 10 della cellula locale sono morti) ed è riuscita a portare a termine gli attentati di Bruxelles: Le Monde offre un interessante ricostruzione accompagnata da infografica dell’evoluzione della cellula.
Brennero, simbolo del disfacimento dell’UE?
Nei primi tre mesi dell’anno sono arrivati in Italia circa 15.000 migranti (il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno): per la maggior parte, essi ritengono la penisola un punto di passaggio per arrivare in stati europei più a Nord. Uno dei transiti principali è quello del Brennero: Franz Kompatscher, sindaco di Brennero, afferma sul Guardian che molto probabilmente gli austriaci creeranno posti di blocco, controlleranno auto e camion, rimandando verso l’Italia qualsiasi migrante troveranno al loro interno. In caso di blocco totale della frontiera, Brennero potrebbe diventare la nuova Calais, e ciò sarebbe insostenibile per una cittadina di 250 abitanti.
Petry e l’immigrazione: a big no-no. Ma parla anche di scrollarsi dai sensi di colpa per il nazismo
Lo Spiegel intervista Frauke Petry, leader dell’Adf, che parla di “sano patriottismo”, della necessità di scrollarsi dal senso di colpa per il passato nazista tedesco, e del fatto che l’immigrazione di tanti musulmani dovrebbe essere stabilita con una “decisione democratica sostenuta da un’ampia maggioranza” e non con una decisione imposta dall’alto.
Abbiamo dimenticato gli anni ’70 e ’80?
Secondo Raphaël Zanotti su La Stampa, tra gli anni 70 e 90 gli attacchi terroristici sono stati più frequenti, e hanno causato la morte di più persone: è l’IRA che ha causato più morti (1069) dagli anni ’70 ad oggi in Europa. Ed allargando lo sguardo al mondo, vedremo che negli ultimi anni gli attentati in Europa sono una piccolissima parte di quelli avvenuti nelle altre parti del globo.
A cura di Sarah Tuggey