Bruxelles – L’aeroporto nazionale di Bruxelles resta chiuso. Dopo oltre una settimana dagli attentati i test sulla sicurezza effettuati ieri hanno messo in evidenza diversi problemi a gestire, con le maggiori misure di sicurezza che si intendono mettere in campo, l’imponente traffico di passeggeri e lavoratori, che in situazione di normalità arriva a circa di 80 mila persone ogni giorno.
Uno dei principali problemi è legato al controllo dei bagagli che, quando sarà riaperto l’aeroporto, verranno limitati sotto il punto di vista del peso ma anche della dimensione, oltre che subire controlli eccezionali sia all’entrata che all’uscita dalla struttura. In attesa della ristrutturazione della zona dei check-in, distrutta dall’attentato, la nuova procedura dovrebbe prevedere il “dirottamento” dei passeggeri fuori dalla sala delle partenze tradizionale, in edifici prefabbricati, dove avverranno le registrazioni di valige e viaggiatori. I bagagli verranno poi portati a mano dagli addetti verso i tapis roulant e da lì agli aerei. Solo i passeggeri potranno entrare nella zona di controllo, mentre tutti gli altri amici, familiari e in generale chi non deve viaggiare, dovranno restare al di fuori del perimetro protetto.
Una volta arrivati alla zona dello screening, dove si controllano biglietti, documenti, e bagaglio a mano attravereso i raggi X, l’aeroporto dovrebbe tornare immediatamente alla normalità pre-attentati con l’accesso alle zone dei negozi duty free e dei gate, sia per la zona Schengen che per i voli intercontinentali, che non subirà alcun cambiamento.
Per quanto riguarda il traffico aereo la ripresa sarà gradua, sembra che inizialmente solo il 20% dei voli sarà consentito. A essere privilegiate saranno le compagnie nazionali, come ad esempio la Brussels Airline mentre le piccole compagnie (ad esempio quelle low-cost) continueranno ancora per diverse settimane a usare aeroporti alternativi (Charleroi, Liegi e Anversa) come negli ultimi giorni. Più complicato da ristabilire a traffico limitato, il funzionamento dei voli intercontinentali , le cui partenze al momento vengono dirottate su altri aeroporti europei come Monaco e Zurigo.