Bruxelles – Ci sarebbero otto persone attivamente ricercate nel quadro degli attentati di Bruxelles e di Parigi, tre di loro avrebbero legami diretti con l’Olanda, la Svezia e la Germania. Tra questi otto, secondo la Cnn che riporta la notizia citando “buone fonti”, tre sarebbero legati ad Abdelhamid Abaaoud, il terrorista ucciso durante l’assalto a Saint-Denis, Salah Abdeslam, la mente degli attentati di Parigi detenuto in Belgio, a Bruges, in attesa di essere estradato in Francia. La Cnn rivela le identità di due di loro: il primo sarebbe il belga di origini maliane Yoni Patrick M., 25 anni, partito per la Siria nell’aprile 2013 e rientrato in Belgio nel giugno dello stesso anno quando sarebbe stato arrestato e poi rilasciato per poi ripartire di nuovo per la Siria nel gennaio 2014 con Abdelhamid Abaaoud e il suo fratello più piccolo Younes, all’epoca 13enne. In realtà l’Isis ne aveva annunciato la morte ma per gli inquirenti sarebbe stato solo un trucco per depistare la polizia e facilitare il suo ritorno in Europa . Il secondo sospetto è un siriano di 28 anni, Naïm A., già noto ai servizi segreti. Entrambi sarebbero stati ‘arruolati’ nel commando di Salah Abdeslam nel settembre 2015
Non ci son ancora tracce invece del super-ricercato, il terzo uomo del commando che ha attaccato l’aeroporto, quello con il cappello che è scappato prima delle esplosioni. La pista del reporter freelance Faysal Cheffou, arrestato giovedì scorso insieme ad altre due persone, si è rivelata un buco nell’acqua e l’uomo è stato rilasciato.