Bruxelles – “Gli Stati uniti sono determinati ad appoggiare il Belgio e tutti gli altri Paesi dell’Unione europea per affrontare la sfida” del terrorismo internazionale e continueranno “a fornire l’assistenza necessaria alle indagini”. Così il segretario di Stato Usa, John Kerry, nella conferenza stampa con il premier belga, Charles Michel, nel corso della visita lampo nella Capitale europea colpita dagli attacchi terroristici di martedì scorso. “Non ci faremo intimidire” e “non ci fermeremo fino a quando non avremo eliminato” l’Isis, ha proseguito Kerry, dicendosi “assolutamente fiducioso” sul raggiungimento dell’obiettivo.
Un target che anche il Belgio, dopo l’attacco subito, ha tutta l’intenzione di perseguire fornendo un contributo attivo. Oltre alle operazioni di polizia, che oggi hanno portato a un nuovo blitz con il ferimento e l’arresto di un sospetto terrorista nel quartiere di Schaerbeek, l’impegno è rivolto anche all’esterno. Il premier Michel ha infatti confermato l’intenzione di inviare degli aerei, sei F-16, per contribuire alle operazioni militari contro il sedicente califfato in Siria. I velivoli belgi, già impegnati contro l’Isis in Iraq, a partire da luglio saranno usati per operazioni contro lo Stato islamico in Siria.
A Bruxelles Kerry ha incontrato anche il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Al termine del colloquio, su Twitter lo statunitense ha dichiarato di aver confermato anche al capo dell’esecutivo europeo il sostegno degli Usa all’Europa per la lotta all’Isis.
#BrusselsAttacks struck at the very heart of Europe. Told @EU_Commission President @JunckerEU we stand with Belgium, people of Europe.
— John Kerry (@JohnKerry) March 25, 2016