Bruxelles – Il dopo attentati di Bruxelles destabilizza il governo belga. Il ministro degli Interni del regno, Jan Jambon, e quello della Giustizia, Koen Greens, hanno presentato le loro dimissioni a seguito delle polemiche sulle inefficienze della sicurezza nazionale, ma il premier Charles Michel le ha rifiutate.
“Ho offerto le mie dimissioni insieme al collega Greens, ma dato che sono state rifiutate proseguiremo nel nostro lavoro”, ha detto il ministro dell’interno belga. “Ci sono stati due tipi di errori”, ha continuato Jambon, “sia a livello di giustizia che a livello di collegamenti con la Turchia, ed entrambi incidono sui dipartimenti di cui siamo responsabili.”
Jambon fa riferimento in particolare alla vicenda di Brahim el-Bakraoui, uno degli attentatori suicidi, macchiato di numerosi precedenti penali, senza però alcun legame noto alle forze di sicurezza belghe con il terrorismo. Si è poi aggiunta la denuncia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale ha affermato che Brahim el-Bakraoui era stato arrestato sul confine turco-siriano per poi essere trasferito in Belgio, evento che le autorità belghe avrebbero ignorato anche dopo gli avvertimenti della Turchia, che lo consideravano un “terrorist foreign fighter”.