Bruxelles – Il primo ministro polacco Beata Szydlo ha dichiarato che, a causa degli attacchi terroristici avvenuti a Bruxelles, la Polonia non parteciperà più al sistema di ricollocamento dei migranti nell’Ue. La premier ha criticato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, per “avere accettato i migranti in Europa, è questa la causa che avrebbe portato ai problemi che abbiamo oggi” ha detto. Secondo Szdlo non si può accettare che “migliaia di sconosciuti entrino nel nostro continente sperando di migliorare la propria vita, dato che tra di loro ci potrebbero essere dei terroristi”.
“I ventotto Stati membri hanno deciso di risolvere la crisi dei migranti attraverso la strategia del ricollocamento”, ha aggiunto oggi Szydlo, “ma voglio essere molto chiara sul fatto che, al momento, non vedo la possibilità di permettere l’entrata di altri migranti in Polonia”. Precedentemente, durante una riunione nel suo ufficio a Varsavia, il primo ministro polacco aveva già detto ai leader di varie Ong che gli attacchi di Bruxelles sono la dimostrazione di come l’Ue ha perso il controllo della crisi migratoria.
“L’Europa non è in grado di affrontare questa enorme crisi”, ha continuato la premier, “e lo dimostra il fatto che solo venerdì 18 marzo, al termine del vertice Ue, i leader europei sono tornati nelle loro rispettive capitali con la sensazione di aver trovato un buon compromesso grazie all’accordo con la Turchia”. “Poi improvvisamente, passano un paio di giorni, e i terroristi si prendono gioco dell’Unione”, conclude Szydlo, “facendo ricadere l’Europa in ulteriori ore di lunghe chiacchierate, dichiarazioni, e documenti che non significano molto.”
A partire dallo scorso anno, il governo della Polonia, ha avuto l’obbligo di accettare il trasferimento di 6.500 rifugiati provenienti da Grecia e Italia, a seguito del sistema di quote creato dalla Commissione europea. Ma il governo di Szydlo, dopo gli attacchi di Parigi nel mese di novembre, già dichiarò che la minaccia terroristica aveva messo un “punto di domanda” nel progetto.