Bruxelles – Contrariamente a quanto annunciato da alcuni media belgi questa mattina la polizia non ha arrestato ad Anderlecht Najim Laachraoui, il 24enne ritenuto l’artificiere degli attentati di Parigi del 13 novembre. Un’operazione è stata lanciata questa mattina intorno alle 6:30/7 con 20 agenti delle forze speciali che avrebbero arrestato una persona (questa informazione non è ancora confermata) e perquisito la sua abitazione per oltre 6 ore, due automobili sono state anche portate via per dei controlli. Ma il sospetto numero uno degli attentati di ieri a Bruxelles, il terzo uomo della foto diffusa ieri, quello con gli occhiali e il cappello sarebbe ancora in fuga. Nella conferenza stampa della procura tenuta alle 13 non sono stati donati maggiori dettagli.
Il Dna di Laachraoui era stato trovato sugli esplosivi degli attacchi che avevano fatto 130 morti il 13 novembre a Parigi. L’uomo era stato in Siria nel febbraio 2013 e in seguito sotto la falsa identità di Soufiane Kayal era stato fermato alla frontiera austro-ungherese in compagnia di Salah Abdeslam e di Mohamed Belkaïd, l’uomo di 35 anni di nazionalità algerina ucciso dalla polizia nell’appartamento di Forest durante la sparatoria della scorsa settimana.
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