Roma – Gli attacchi terroristici di oggi, a Bruxelles, hanno colpito “a qualche centinaio di metri dalle sedi delle istituzioni europee”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sottolinea come l’obiettivo degli attentatori fosse non tanto la Capitale del Belgio ma “la Capitale europea”. Per questo, ciò che serve è “un patto europeo” contro il terrorismo. Stavolta, avverte Renzi, è necessario che “l’Ue vada fino in fondo” e “occorre una risposta unitaria di sicurezza”.
Per l’inquilino di Palazzo Chigi, però, “non è il momento di reazioni impulsive”, ma di una “risposta lucida”. I terroristi “li sconfiggeremo”, prosegue, ma questo “richiederà tutta la nostra intelligenza e freddezza”, perché è una lotta che “durerà molto tempo”.
Una risposta intelligente, secondo Renzi, non può non tenere conte che “la minaccia è globale ma i killer vengono anche dall’Interno”, della società europea. “Il nemico viene protetto dall’omertà in alcune aree urbane” degradate delle città europee, denuncia il premier. Quindi torna a ribadire la sua proposta di combattere anche sul piano culturale contro l’estremismo. In altre parole, Bisogna “investire nel recupero delle periferie altrettante risorse di quelle spese in sicurezza”.
Dall’italia anche il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha espresso condanna per gli attacchi di Bruxelles e ha invitato l’Europa a dare una risposta unitaria. A Roma, il commissario ha incontrato Renzi e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, per discutere di flessibilità, riforme e conti pubblici, ma il previsto punto stampa a margine dell’incontro è stato annullato a causa degli attentati di Bruxelles.
La ferma condanna degli attentati e il cordoglio per le vittime sono state espresse anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il quale “occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo”. La posta in gioco, ha sottolineato il capo dello Stato, riguarda “la libertà e il futuro della convivenza umana”.