Bruxelles – Alcune esplosioni, sembra due, ci sono state questa mattina poco prima delle 8.00 all’aeroporto internazionale di Bruxelles Zaventem, e poi alle 9.11 nella stazione della metropolitana di Maelbeek, nel centro del quartiere europeo, la stazione prima di quella di Schuman dove si trova la Commissione europea. All’aeroporto, dove secondo la Procura si è trattati di un duplice attentato suicida, ci sarebbero 11 morti e 106 feriti e 15 gravi, secondo i pompieri, ma il bilancio è ancora incerto. Alla stazione della metro i morti sarebbero 20, secondo il sindaco della città di Bruxelles e 130 i feriti, secondo alcune fonti di polizia l’esplosione potrebbe essere avvenuta all’interno del treno che si dirigeva verso Art-Loi. Secondo l’ambasciatore italiano in Belgio Vincenzo Grassi ci sarebbero solo tre italiani feriti lievi, ma non ci sono ancora certezze sul fatto che non ci siano morti.
In aeroporto sono stati trovati una terza bomba, una cintura esplosiva ma inesplosa, e un mitra kalashnikov. L’agenzia di stampa russa Tass scrive che l’Isis ha rivendicato gli attacchi attraverso l’Amaq News Agency.
Il livello di allerta in tutto il Belgio è stato portato a quattro, il massimo. Tutto il trasporto pubblico di Bruxelles è stato fermato fino alle 16 quando lentamente i servizi hanno ricominciato a funzionare. I grandi negozi sono chiusi, le strade sono semivuote, le scuole hanno adottato severe misure di sicurezza. E’ stata aumentata la protezione alle centrali nucleari e al porto di Anversa.
All’aeroporto ci sarebbero state due esplosioni (mentre la terza bomba è inesplosa), nell’aerea delle partenze, ai desk di registrazione, secondo alcuni testimoni, vicino alla registrazione di voli per gli Usa.
Secondo alcune testimonianze riportate dalla stampa belga prima dell’esplosione una persona avrebbe gridato qualcosa in arabo poco prima delle esplosioni.
Tutti i vigili del fuoco disponibili sono stati indirizzati all’aeroscalo. Presenti moltissime ambulanze. I voli in arrivo sono stati reindirizzati in altri aeroporti, come Charleroi.
Il premier Charles Michel invita i cittadini a non tentare di raggiungere l’aeroporto, che è completamente chiuso. Le strade di accesso sono bloccate, i mezzi pubblici fermati.
Le scuole domani riapriranno normalmente, anche se con qualche misura di sicurezza in più. Il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale.