Bruxelles – Uno studio sull’Industria 4.0 è stato presentato mercoledì alla commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo. Richiesto dalla stessa commissione parlamentare, il report vuole dare una visione d’insieme sulla digitalizzazione dei processi di produzione basati su device che comunicano in maniera autonoma l’uno con l’altro.
Nel report, innanzitutto viene fatto il punto della situazione sul dibattito odierno riguardante l’industria e la sua evoluzione, poi si entra nei dettagli dell’industria 4.0 e in particolare gli aspetti tecnologici, sociali, e del paradigma di business. Infine gli esperti provano a tracciare alcune raccomandazioni.
Nello studio si legge che “per massimizzare il valore aggiunto” dell’industria 4.0, “le iniziative dovrebbero andare oltre gli aspetti meramente tecnici e il settore manifatturiero, riflettendo invece le differenze fra le strutture economiche negli Stati membri. Interventi diretti nel mercato appaiono meno promettenti”.
In sintesi, le nuove iniziative proposte sono:
- una revisione delle misure esistenti (e iniziative connesse) riguardanti l’industria 4.0 per assicurarsi che queste considerino gli aspetti più importanti, come “capacità, migrazione, cambiamenti dei modelli di business, clusters, collaborazioni transfrontaliere” e altro;
- l’adozione di nuove misure dove vengono identificati gap a livello di Ue e di Stati membri “per monitorare gli sviluppi più recenti, finanziare la ricerca, supportare le pmi, aumentare la consapevolezza delle sfide e delle opportunità, supportare lo sviluppo di una cornice che includa gli standard e giochi un ruolo di coordinazione”.