Bruxelles – Il riutilizzo delle materie prime attualmente smaltite come rifiuti è uno dei principi essenziali del pacchetto sull’economia circolare adottato nel dicembre 2015. Ora la Commissione propone un regolamento per agevolare l’accesso al mercato unico dell’Ue per i concimi organici e ricavati dai rifiuti, instaurando pari condizioni di concorrenza con i tradizionali concimi inorganici. “Saranno così create nuove opportunità di mercato per le imprese innovative, riducendo nel contempo la quantità di rifiuti prodotti, il consumo energetico e i danni ambientali”, scrive l’esecutivo Ue in una nota.
Il regolamento stabilisce una serie di norme comuni per la conversione dei rifiuti organici in materie prime che possano essere impiegate per fabbricare prodotti fertilizzanti. Esso definisce prescrizioni in materia di etichettatura, sicurezza e qualità che tutti i prodotti fertilizzanti dovranno rispettare per poter essere commercializzati liberamente in tutto il territorio dell’Ue. I produttori dovranno dimostrare che i loro prodotti soddisfano tali prescrizioni, unitamente ai valori limite per i contaminanti organici e microbici e le impurità fisiche, prima di apporre la marcatura CE.
Le nuove norme si applicheranno a tutti i tipi di concimi per garantire i massimi livelli di protezione del suolo. Il regolamento introduce limiti rigorosi per il tenore di cadmio nei concimi fosfatici. I limiti saranno rafforzati e passeranno da 60 mg/kg a 40 mg/kg dopo tre anni e a 20 mg/kg dopo dodici anni, riducendo così i rischi per la salute umana e l’ambiente.