Roma – Le regioni del Sud Italia “registrano un ritardo nella distribuzione e nell’utilizzo” di carburanti alternativi e meno inquinanti del petrolio, come il metano. Per questo il governo ha “allo studio l’utilizzo di fondi europei” per favorire lo sviluppo della rete distributiva, “con particolare attenzione verso il Mezzogiorno”.
Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, intervenendo al question time nell’Aula di Montecitorio. Per risolvere i “rilevanti problemi strutturali” della rete di distribuzione del metano come carburante per le auto, sottolinea il ministro, si sta “lavorando su più livelli”.
Da un lato, prosegue, “è stato sottoscritto un protocollo per il metano in autostrada da parte di alcune Regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia,Emilia Romagna, Marche, Puglia) e associazioni (Legambiente, Aiscat, Unione petrolifera, Assopetroli, Federmetano, Assogasmetano)”. Inoltre, “a livello centrale”, l’esecutivo è intervenuto sulle procedure concorsuali per l’affidamento del servizio di distribuzione, prevedendo “l’obbligo di adeguamento per la fornitura di ulteriori carburanti, in particolare metano anche nella forma liquida”, ha spiegato il ministro.
Altri interventi, ha aggiunto infine, “potranno essere inseriti nel decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi”. E per il finanziamento di tali interventi è appunto “allo studio l’utilizzo di fondi europei”.