Bruxelles – La Commissione europea non si muoverà autonomamente sulla questione delle esposizioni sovrane delle banche europee, ma si conformerà alla posizione del Parlamento europeo. Lo ha detto questa mattina intervenendo in un dibattito al Parlamento europeo il Commissario ai mercati Finanziari Jonathan Hill rispondendo ad una sollecitazione a chiarire venuta dal presidente della Commissione Economica del Parlamento Roberto Gualtieri, relatore del rapporto sull’Unione bancaria.
Gualtieri aveva invitato la Commissione ad agire “con prudenza” in eventuali “possibili modifiche” nel medio termine alla legislazione in atto. In Europa, in particolare su pressione della Germania, è in corso da tempo un dibattito sull’ipotesi di porre un limite alla possibile esposizione delle banche ai debiti sovrani. In sostanza Berlino non vuole che le banche possano avere in pancia più di tanti titoli pubblici. Nei giorni scorso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aveva espresso la sua contrarietà a una limitazione in questo senso.
“Sulla questione delle esposizioni sovrane, che è stata sollevata dall’onorevole Gualtieri – ha detto Hill -, concordo con la linea prudente contenuta nel suo rapporto sui possibili trattamenti prudenziali delle esposizioni sovrane”. Secondo il commissario britannico “il nostro approccio dovrebbe essere parte di uno sforzo coordinato a livello globale. Questo problema è attualmente in discussione presso il Comitato economico e finanziario e presso il Comitato di Basilea, e – ha assicurato – qualsiasi azione futura azione della Commissione dovrà conformarsi anche a quelle discussioni”.
“Le parole con cui il Commissario Hill nel dibattito in aula ha escluso un anticipo di misure autonome da parte dell’Ue sulla ponderazione dei titoli di stato nei bilanci delle banche prima della review del Comitato di Basilea e ha chiesto una revisione della decisione dell’SSM sull’MDA sono molto positive e di grande importanza”, ha commentato poi Gualtieri.
Il rapporto sull’Unione bancaria è stato approvato con 351 voti favorevoli, 112 contrari e 30 astensioni. I parlamentari riconoscono che l’istituzione del meccanismo di vigilanza unico europeo è stata un successo sia dal punto di vista operativo sia in termini di qualità di vigilanza, identificando però una serie di problemi e significativi margini di miglioramento in entrambe le aree.
“Per quanto riguarda le esposizioni sovrane delle banche e degli altri istituti finanziari, tuttavia, i deputati sostengono che qualsiasi possibile cambiamento nel medio termine del quadro normativo dovrà essere valutato attentamente e accuratamente, e dovrà essere parte di uno sforzo coordinato a livello globale nel quadro del Comitato di Basilea, senza ridurre i fondi disponibili per gli Stati membri, senza creare distorsioni del mercato o della concorrenza e senza compromettere la stabilità finanziaria. In sostanza ciò significa un no alla richiesta tedesca di misure autonome europee su questo fronte da inserire nella revisione del CRR CRDIV prevista nel 2016”, sottolinea Gualtieri.