Bruxelles – Le nuove norme per garantire che i minori indagati o accusati di un crimine ricevano un processo equo in qualsiasi Stato UE si trovino, sono state approvate oggi dal parlamento europeo. La direttiva, già concordata con il Consiglio, stabilisce il diritto per i minori di diciotto anni a essere assistiti da un avvocato e accompagnati dal titolare della responsabilità genitoriale (o da un altro adulto idoneo) nel corso del procedimento.
Il testo presenta un elenco di diritti e di garanzie per un modello comune europeo di giusto processo per i minori, in cui trovare un equilibrio tra la necessità di accertamento della responsabilità del crimine e quella di tenere in debita considerazione la vulnerabilità dei minori e le specifiche esigenze”, ha dichiarato la relatrice Caterina Chinnici (S&D, IT). “Il risultato ottenuto rispecchia in modo significativo l’esperienza italiana in questo campo”, ha aggiunto.
Il progetto di direttiva mira a garantire che i minori abbiano lo stesso diritto di comprendere e seguire i procedimenti giudiziari in tutta l’Unione europea. La situazione giuridica sul trattamento dei minori, infatti, varia molto fra Paese e Paese. La direttiva è stata approvata con 613 voti favorevoli, 30 voti contrari e 56 astensioni.
Irrinunciabile il diritto di aiuto legale per la difesa
I deputati hanno inserito una disposizione volta a garantire che i minori abbiano sempre il diritto irrinunciabile a essere assistiti da un avvocato difensore. Le eccezioni a questo diritto sono valide solamente nel caso in cui sia ritenuto non proporzionato alle circostanze del processo o, in casi eccezionali, nella fase pre-processuale, se è nell’interesse superiore del minore.
Altre garanzie: privazione della libertà solo se inevitabile, detenzione separata dagli adulti
La direttiva impone agli Stati membri di garantire che la privazione della libertà sia disposta ai minori solo come misura di ultima istanza e della più breve durata possibile. I minori dovrebbero inoltre essere detenuti separatamente dagli adulti, a meno che si ritenga preferibile non farlo nel loro interesse.
La direttiva include anche altre garanzie, tra cui:
– il diritto a essere accompagnato dal titolare della responsabilità genitoriale o da un altro adulto idoneo durante le udienze in tribunale e in altre fasi del procedimento, come gli interrogatori di polizia;
– il diritto alla tutela della privacy durante il procedimento penale;
– la formazione specifica per giudici, pubblici ministeri e tutti i professionisti coinvolti nell’amministrazione della giustizia minorile.
La direttiva deve ora essere formalmente approvata dal Consiglio dei ministri. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno tre anni di tempo per recepirla nella loro legislazione nazionale.
Danimarca, Regno Unito e Irlanda hanno scelto di non appoggiare questa direttiva e non saranno vincolati dalla sua applicazione.