Bruxelles – Cresce il partito Alternativa per la Germania. A pochi giorni dalle elezioni regionali la spina nel fianco di Angela Merkel è la crisi dei migranti: nei sondaggi a pochi giorni dal voto di domenica prossima le percentuali previste per il gruppo anti-immigrati e anti-Europa rivelano un aumento dei consensi, in buona parte a spese della Cdu. Grande incertezza quindi sulle future coalizioni di governo dei 3 Laender in cui si svolgeranno le elezioni questo 13 marzo, il Baden-Wuerttemberg, la Renania-Palatinato e la Sassonia-Anhalt. E sebbene riguardino solo 3 su 16 degli Stati in cui è divisa la Repubblica federale, il tabloid Bild parla di “elezioni che cambieranno la Germania”: saranno infatti un segnale indicativo dell’opinione dei votanti verso la politica per i rifugiati della cancelleria Merkel.
Secondo i sondaggi, nel Land del Baden-Wuerttemberg i Verdi si mantengono al primo posto con un 33,5%, mentre il Cdu (partito della cancelliera Merkel) crolla al 28,5% (con una importante diminuzione del 10,5%). Anche la Spd perde consensi, toccando il 12,5%, cioè la stessa percentuale raggiunta da Afd. Nella Renania Palatinato i socialdemocratici al governo raggiungeranno secondo le previsioni la stessa percentuale del Cdu del 35%. E mentre perdono nettamente i Verdi, scendendo al 7%, si affaccia nel Land l’Afd con il 9%. Il sondaggio Insa nella la Sassonia-Anhalt presenta risultati più stabili, con il Cdu che rimane al primo posto con il 29%, seguito dalla Linke con il 20%. Ma la competizione per il terzo posto vede anche qui la Spd, scesa al 15,5%, contro l’Afd, che sale al 19%.
Anche i risultati del 6 marzo alle elezioni comunali del Land Assia hanno segnato un successo per il partito della destra euroscettica , che ha guadagnato il terzo posto superando i Verdi (anche se la conferma si farà attendere fino a giovedì). Nella città più grande dello Stato, Francoforte, il partito ha ricevuto il 10% dei voti. Per quanto queste percentuali siano considerate un buon indicatore per le elezioni dei Laender dei prossimi giorni, più della metà dei votanti si sono dichiarati ancora indecisi. La leader di Afd, Frauke Petry, ha dichiarato alla stampa tedesca che il risultato a due cifre della scorsa domenica è un “chiaro segnale… il potere dei partiti stabiliti si sta sgretolando” ha affermato. Il quotidiano “Rhein-Zeitung” ha riferito che gli alti funzionari della Renania-Palatinato per i Cristiani Democratici di Merkel, i socialdemocratici e i Verdi ecologisti hanno tutti espresso shock per l’ondata pro Afd in Assia.
Fondato nel 2013 come partito anti-euro dopo i salvataggi dei Paesi dell’Europa del sud (“con i nostri soldi”), Alternativa per la Germania è riuscito a superare la soglia di sbarramento l’anno successivo nelle elezioni per il Parlamento europeo (anche se poi cinque deputati su sette hanno lasciato la formazione). Due eventi successivi non hanno fatto altro che rinvigorire l’Afd: un cambio di leadership, che ha portato a capo del partito la giovane Frauke Petry, la quale ha deciso per un cambiamento di linea, con una forte opposizione ai rifugiati; e la decisione di Merkel, poco tempo dopo, di accogliere un numero consistente di migranti. I votanti per l’Afd sono difficili da etichettare: si presentano come un eterogeneo conglomerato di individui che nella parte Est della Germania si sovrappone ai neonazisti, include qualche nostalgico della Repubblica democratica, i disoccupati e gli antisistema, mente a Ovest è un movimento di uomini di mezza età, con educazione medio-alta e un reddito da piccola borghesia e molti ex-democristiani contrari alla via intrapresa dalla cancelliera Merkel. L’elemento che li accomuna è l’avversione verso il flusso consistente di rifugiati che sta entrando in Germania. Bjoern Hoecke, numero due del partito, ha affermato: “A Merkel va messa una camicia di forza”, additandola come la causa dell’attuale situazione generata dall’apertura delle frontiere.
La cancelliera Merkel esorta i votanti indecisi a non spuntare il segno di Afd nelle elezioni dei Laender di domenica prossima, descrivendolo come un “partito completamente sbagliato”. Ed ha aggiunto che i partiti tradizionali dovrebbero evitare una qualsiasi forma di coalizione con loro.