Bruxelles – Il Parlamento europeo è spinge per l’utilizzo di alimenti sani nelle scuole. L’Aula di Strasburgo ha approvato una direttiva che accorpa i diversi programmi europei scolastici su latte e sui prodotti ortofrutticoli, e ne aumenta gli stanziamenti di 20 milioni di euro, portando il totale a 250 milioni di euro. Questi soldi “andranno a finanziare principalmente due pilastri, l’educazione dei bambini ad una corretta nutrizione, e l’utilizzo di prodotti locali in ogni Stato europeo, in modo da difendere gli agricoltori”, ha rivendicato il socialista Marc Tarabella, relatore della proposta durante il dibattito.
Gli Stati membri, che partecipano volontariamente a questo programma di aiuto, dovranno fare di più per promuovere abitudini alimentari sane, l’agricoltura biologica, le filiere alimentari locali e la lotta contro gli sprechi alimentari. Sono previste misure educative di accompagnamento per riavvicinare i bambini all’agricoltura, come una visita a una fattoria, e la distribuzione di una più ampia gamma di prodotti agricoli.
La direttiva, concordata in maniera informale con i ministri Ue, dovrà comunque essere approvato formalmente dal Consiglio, e dovrebbe entrare in vigore dal 1 agosto 2017. Le nuove regole spingeranno “l’utilizzo di prodotti sani, per ridurre l’obesità e migliorare la salute, in modo da avvicinare le nuove generazioni all’agricoltura, sviluppando abitudini alimentari sempre più sane” ha aggiunto Tarabella. Per migliorare il rapporto tra bambini e agricoltura servono però programmi scolatici, che includano non solo la formazione in classe ma anche l’utilizzo nelle mense anche di prodotti locali, “solo così” – ha chiuso il suo intervento l’europarlamentare – “possiamo sostenere i piccoli agricoltori locali, favorendo la stagionalità dei prodotti, e combattendo la crisi nel settore agricolo”.
Secondo il nuovo programma i fondi stanziati aumenteranno, per poi essere ripartiti verso due direzioni: 150 milioni di euro annui per frutta e verdura, mentre i restanti 100 per il latte che i bambini, nella fascia d’età tra i 6 e 10 anni, usufruiranno all’interno delle scuole. “E’ molto importante l’obiettivo raggiunto”,ha commentato Marzo Zullo, del Movimento 5 stelle, “perché dobbiamo iniziare adesso ad abituare i bambini a usare alimenti freschi, senza zuccheri e sali aggiunti; dato che viviamo in un continente dove il 26% degli adulti è in sovrappeso, ritengo che bisogna ripartire dalle scuole per educare i più giovani ad un’alimentazione sana, responsabile e sostenibile”.
Dei fondi erogati spetteranno all’Italia circa 16,7 milioni per i programmi di frutta e verdura, mentre altri 8 per i prodotti lattiero caseari, per un totale di quasi 25 milioni; cifra in aumento se paragonate ai 21,5 milioni complessivi del 2015. “Ora che il programma è istituito”, ha concluso Zullo, “dobbiamo fare in modo che a livello nazionale e locale sia applicato nel migliore dei modi”.