Bruxelles – Anche se all’Italia fosse garantita “la flessibilità massima potenziale”, comunque “potrebbe rimanere il rischio di una significativa deviazione” dagli obiettivi del budget rispetto al Patto di Stabilità. Le conclusioni dell’Eurogruppo sul follow-up rispetto ai pareri della Commissione sui piani di bilancio dei Paesi euro non sorridono all’Italia che resta sotto la lente di Bruxelles.
L’Eurogruppo riconosce che sono state prese misure addizionali da novembre, quando la Commissione ha pubblicato il suo parere sui conti di Roma, in cui si prevedeva un peggioramento dello 0,7% nel rapporto deficit/Pil nel 2016 mentre si richiedeva un miglioramento dello 0,1% “tenendo conto della flessibilità già garantita”. Ma fa capire che non è abbastanza. “Mentre riconosciamo che il rapporto debito/Pil si è stabilizzato nel 2015 e che secondo le previsioni inizia a scendere nel 2016”, il debito “resta motivo di preoccupazione”, affermano i ministri delle Finanze dei Paesi con la moneta unica che sottolineano come “secondo le previsioni d’inverno si prevede che l’Italia non sarà conforme con le regole sul debito nel 2015 e nel 2016” che richiedono una riduzione di 1/20 all’anno dell’eccedenza rispetto alla “soglia di Maastricht” del 60% rispetto al Pil.