Roma – “L’Ue ha bisogno della Turchia, almeno quanto questa ha bisogno di noi”. E’ il messaggio lanciato dal commissario agli Aiuti umanitari, Christos Stylianides, alla vigilia del Consiglio europeo che oggi si riunisce a Bruxelles per discutere con Ankara dell’avanzamento del piano d’azione comune per arginare i flussi di migranti verso l’Europa. Poco importa che nel Paese il principale giornale di opposizione, Zaman, sia stato di fatto commissariato e trasformato in un foglio filo-governativo dopo una sentenza del tribunale di Istanbul, sulla cosa Bruxelles sembra disposta a chiudere un occhio nel nome della realpolitik. L’Europa sta vivendo “tempi straordinari che richiedono risposte straordinarie”, per le quali c’è bisogno di “pragmatismo e credibilità”, ha affermato Stylianides.
Il commissario cipriota, a Roma per partecipare a un dibattito organizzato dallo Iai, in un incontro con alcuni giornalisti ha ricordato il ruolo chiave di Ankara, affermando che sta svolgendo un ottimo lavoro sul fronte dell’accoglienza. Bruxelles per aiutarla in questo sforzo ha promesso 3 miliardi di euro che saranno finanziati in parte dai singoli Stati dell’Unione (2 miliardi) e in parte dall’Ue (1 miliardo), con i primi 95 milioni già stanziati.
Proprio questo finanziamento servirà da una parte a far fronte alle esigenze scolastiche dei bambini siriani con 55 milioni, in quanto “l’educazione è il nostro punto di forza per eliminare la radicalizzazione”, ha dichiarato Stylianides, facendo riferimento all’Isis e a Boko Haram. Dall’altro lato, con 45 milioni di Euro veicolati attraverso il Programma alimentare mondiale (Wfp), garantirà ai rifugiati dei Voucher per l’acquisto di beni prima necessità. Iniziativa di vitale importanza, secondo l’esponente dell’esecutivo comunitario, perché non fornendo denaro liquido eviterà “di finanziare i trafficanti di vite umane”.
Pungolato sull’opportunità di concedere una mole così ingente di finanziamenti a un regime che ha scarso rispetto per le libertà civili, il commissario ha assicurato che i 3 miliardi di euro non saranno gestiti dall’esecutivo turco, ma piuttosto seguiranno i canali della cooperazione internazionale. In ogni caso, ha sottolineato Stylianides, “al momento la Turchia sta vivendo un momento di isolamento” e come Ue dovremmo aiutarla a superare questo impasse.
Infine, il cipriota ha tenuto a rimarcare quanto annunciato la scorsa settimana sul fondo umanitario da utilizzare per l’emergenza negli stati Ue. Il ‘trust fund’ di 700 milioni di euro, verrà gestito direttamente dal suo dipartimento e sarà così suddiviso: 300 milioni per il 2016, 200 per il 2017 e la stessa cifra per il 2018. “Al momento la Grecia è lo stato ad avere maggiore necessità, ma non escludiamo che in futuro ne possano avere bisogno altri stati membri come l’Italia”, ha concluso il commissario.