Bruxelles – Con oltre 1,2 milioni di nuove richieste d’asilo il 2015 fa segnare il record degli arrivi in Unione europea. In tutto le domande sono state 1.255.600, il doppio di quelle dell’anno precedente. Come è facile immaginare, vista la crisi dei rifugiati in corso, la maggior parte dei richiedenti asilo sono siriani in fuga dalla guerra nel Paese. Secondo i dati pubblicati da Eurostat ne sono arrivati ben 362.800, il doppio rispetto al 2014. Poi ci sono gli afgani, i cui arrivi sono quadruplicati arrivando a 178.200 e infine gli iracheni il cui afflusso è addirittura aumentato di sette volte arrivando a 121.500.
Un terzo di queste domande sono state presentate in Germania: 441.800, ben il 35% del totale. Ci sono poi Ungheria (174.400, pari al 14% del totale), Svezia (156.100, 12%), Austria (85.500, 7%), Italia (83.200, 7%) e Francia (70.600, 6%). Rispetto all’anno precedente, il numero di primi richiedenti asilo è aumentato soprattutto in Finlandia dove la si raggiunge la percentuale altissima di + 822%, poi Ungheria (+ 323%), Austria (+ 233%), Belgio (+ 178%), Spagna (+ 167%) e Germania (+ 155%).
Per quanto riguarda il rapporto tra popolazione e richiedenti asilo è l’Ungheria di Viktor Orban il Paese che ha subito il carico maggiore con 17.699 primi richiedenti asilo per milione di abitanti, poi ci sono Svezia (16.016), Austria (9.970), Finlandia (5.876) e sempre la Germania (5.441). Al contrario, i numeri più bassi sono stati osservati in Croazia (34 candidati per milione di abitanti), Slovacchia (50), Romania (62), Lituania (93) e Portogallo (80), quest’ultimo Paese si è anche reso disponibile ad accoglierne altri dagli altri Paesi membri più oberati.
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