Bruxelles – Alcuni membri di Alba Dorata sono stati protagonisti di un brutto episodio di intimidazione al Parlamento Europeo. Due eurodeputati del partito greco di ispirazione neonazista protagonista di molti episodi di violenza, Lampros Fountoulis e Eleftherios Synadinos, con tre altre persone, probabilmente degli assistenti, hanno fatto irruzione in un incontro ospitato dall’eurodeputato rumeno del Ppe Csaba Sógor, sulle leggi greche che vietano alle associazioni di minoranze turche di descriversi come tali nel Paese, e che gli impongono di definirsi solo minoranza “islamica”. Si tratta di un retaggio, tuttora in vigore, del Trattato di Losanna del 1923. L’evento era stato organizzato dall’Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli Non Rappresentati (UNPO), in collaborazione con la Federazione dei Turchi della Tracia Orientale in Europa.
La cosa non è affatto piaciuta al nazionalista Fountoulis che, affiancato dai suoi uomini, ha interrotto la discussione accusando Sógor di portare avanti un atto contro la Grecia stessa e di essere pagato dal governo di Ankara. Il deputato rumeno lo ha invitato più volte ad uscire ma il greco non ne ha voluto sapere e ha continuato a lanciare le sue accuse. Lo scontro si è poi acceso e nella discussione, già di per sé piuttosto tesa, si è inserito uno degli assistenti che ha cominciato a rivolgersi in tono minaccioso a uno dei partecipanti al dibattito intimandogli di stare zitto e chiamandolo più volte “malaka”, un’espressione molto volgare del greco. Tutto questo mentre il resto della sala era gelata dallo spavento e Sógor tentava di rivendicare il suo diritto a discutere del tema. “Vergognati”, e “sei pagato da Ankara e dalla Ex repubblica Jugoslava di Macedonia”, gli ha urlato alla fine Fountoulis prima di richiamare i suoi e andare via. “Ero spaventato ma ho dovuto dire loro di lasciare la stanza” ha dichiarato Sógor a Euractiv aggiungendo: “Essere un democratico significa che non puoi avere paura”. Secondo quanto raccontato dai presenti l’aggressione era stata pianificata e una lettera di protesta contro l’incontro era già stata fatta circolare anticipatamente, chiedendo l’immediata cancellazione dell’evento, definito come una violazione del Trattato di Losanna.
Günther Dauwen, direttore dell’Alleanza libera europea, si è detto convinto che si sia trattato di “una tattica intimidatoria”, e che “la violenza non era lontana dal verificarsi”, e che sia stato “il fatto che alcune persone stavano filmando la scena che potrebbe averli fermati dall’andare oltre”. L’eurodeputato catalano Josep Maria Terricabras non ha esitato a bollare il comportamento di Alba Dorata come “fascista”, aggiungendo che i membri di Alba dorata “hanno mostrato un comportamento anti-democratico che si basa sulla violenza, l’aggressione e l’interruzione verbale delle persone che non condividono la loro stessa visione”.