Bruxelles – La Grecia rimanda 308 migranti irregolari in Turchia, si tratta principalmente di cittadini marocchini, algerini e tunisini e il rimpatrio è stato possibile grazie anche all’intervento della Commissione che ha lavorato con le autorità di entrambi i Paesi per migliorare gli accordi bilaterali in materia di ritorni e per facilitare l’intero processo. “All’interno del piano d’azione comune Ue-Turchia abbiamo deciso di accelerare le procedure di rimpatrio e di riammissione”, ha dichiarato il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos. “I trasferimenti di oggi dimostrano che i nostri sforzi stanno iniziando a dare i loro frutti”, e che “se vogliamo affrontare le sfide della crisi dei rifugiati con successo abbiamo bisogno di tornare ad una gestione ordinata dei flussi migratori”, ha aggiunto Avramopoulos secondo cui bisogna “fare in modo che coloro che hanno bisogno di protezione internazionale vengano accettati”. Ma per il commissario deve essere chiaro che “coloro che non hanno diritto di restare nella Ue saranno rapidamente rimpatriati”.
La Grecia lo scorso ottobre si è impegnata a ospitare 50mila rifugiati all’interno del piano europeo per far fronte alla crisi dei profughi. La Commissione sottolinea in una nota che il rimpatrio dei migranti irregolari che non hanno diritto di restare nella Ue, nei loro Paesi d’origine o in Paesi di transito, “nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento”, è “una parte essenziale degli sforzi globali dell’Ue per affrontare il fenomeno migratorio e, in particolare, per ridurre l’immigrazione irregolare”.