Bruxelles – Il tasso di disoccupazione dell’Unione europea è sceso ai livelli del maggio 2009. Secondo i dati Eurostat nel gennaio 2016 la percentuale dei senza lavoro è stata dell’8,9%. Questo livello, inferiore anche al tasso registrato a Dicembre 2015, e di quasi un punto percentuale inferiore rispetto al 9,8% del gennaio dell’anno precedente. In un anno il numero dei disoccupati è diminuito di 2,034 milioni di persone. Focalizzando nello specifico sull’area dell’euro, anche qui i risultati sono interessanti con un tasso di disoccupazione del 10,3%, un punto percentuale inferiore al Gennaio dell’anno precedente.
I dati pubblicati dall’ufficio statistico dell’Unione europea si riferiscono al primo mese dell’anno e mostrano che anche rispetto al dicembre 2015 il numero di persone disoccupate è ulteriormente diminuito, con 163.000 individui nell’Europa a 28 e 105.000 nell’Eurozona che hanno trovato un lavoro.
Negli Stati membri la situazione presenta differenze da Paese a Paese ma rispetto ad un anno prima le cifre dimostrano che la disoccupazione è diminuita in 24 Stati su 28, è rimasta stabile in Estonia ed è aumentata in Lettonia, Austria e Finlandia. Per quanto il tasso più basso sia stato registrato in Germania (4,3%) e in Repubblica Ceca (4,5%), la più ampia diminuzione da un anno all’altro è stata registrata dalla Spagna, che con un calo del 2,9% è passata ad un tasso di disoccupazione pari al 20,5%. Nonostante ciò, quest’ultimo Paese rimane con uno dei livelli di disoccupazione più alti dell’Europa, secondo solo alla Grecia. Per quel che riguarda l’Italia, la sua disoccupazione è pari all’11,5%, collocandosi nella graduatoria al sesto posto, sia al di sopra della media dell’Europa dei 28 che dell’Europa dei 19.
Anche la disoccupazione giovanile, cioè quella che riguarda le persone al di sotto dei 25 anni, ha subito un calo. Nel gennaio 2016 nell’Unione europea i giovani disoccupati erano 4,434 milioni, dei quali 3,037 milioni appartenevano all’area dell’euro, con una diminuzione di 408.000 persone rispetto all’anno prima. In percentuali, l’Unione è passata da un tasso del 21,0% del gennaio scorso al 19,7% un anno dopo. Anche in questo settore la Germania si guadagna il primo posto per inferiore disoccupazione giovanile, pari al 7,1%, seguita a distanza dalla Danimarca, dall’Olanda e dalla Repubblica Ceca con tassi superiori all’11%. In linea con i livelli di disoccupazione generale, anche qui i Paesi che danno peggiore prova di se sono la Grecia (con un tasso del 48% nel Novembre 2015), la Spagna, la Croazia e a seguire l’Italia, con un tasso del 39,3%.