Bruxelles – Federica Mogherini chiarisca come intende intervenire con le autorità egiziane per ottenere piena luce sulla vicenda di Giulio Regeni, il dottorando italiano dell’Università di Cambridge trovato barbaramente ucciso in Egitto, dove si trovava per motivi di ricerca. A chiederlo sono gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle che hanno presentato una Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione europea e in particolare all’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue.
Fabio Massimo Castaldo, Ignazio Corrao, Isabella Adinolfi, Eleonora Evi, Piernicola Pedicini e Daniela Aiuto chiedono che la Commissione precisi “come intende intervenire presso le autorità egiziane al fine di ottenere piena luce sulla vicenda”. Il cadavere di Regeni, scomparso il 25 gennaio, giorno delle turbolente manifestazioni per l’anniversario della rivolta che aveva deposto Mubarak, è stato ritrovato il 3 febbraio al Cairo, con evidenti segni di ripetute percosse e tortura, confermati dalla procura egiziana e da una autopsia eseguita in Italia. Ma ancora sulla vicenda non si è riusciti ad ottenere alcuna informazione utile.
Secondo i grillini, poi, la Commissione deve chiarire anche i rapporti tra l’Ue e il regime del generale al-Sisi, oggetto di molteplici denunce di violazione dei diritti umani. Il Movimento 5 Stelle ricorda le opinioni di varie organizzazioni al riguardo: Human Rights Watch ha categorizzato il regime come il più repressivo mai conosciuto dal Paese, Amnesty International afferma che l’Egitto sta attualmente vivendo una delle peggiori crisi dei diritti umani a livello mondiale e l’Egyptian Commission for Rights and Freedoms lo scorso dicembre denunciava 340 casi di sparizione di attivisti e dissidenti nei due mesi precedenti. Eppure, ricordano gli eurodeputati, l’accordo di associazione Ue-Egitto del 2001 pone il rispetto dei diritti umani come elemento essenziale e dal giugno 2013 si discute di un possibile accordo di libero scambio globale e approfondito (Dcfta) che intensificherebbe le relazioni tra il Paese e l’Unione. In questo contesto, chiede il secondo quesito dell’interrogazione, l’Alto rappresentante intende sollevare la questione della violazione dei diritti umani?