Bruxelles – Cresce il sostegno degli europei verso la cooperazione allo sviluppo nei confronti dei Paesi più poveri del mondo. I risultati di un Eurobarometro pubblicato dalla Commissione parlano chiaro: nel 2015 è stato raggiunto il record degli ultimi 6 anni per il sostegno a questa pratica da parte dei cittadini comunitari. Il sondaggio mostra come quasi 9 persone su 10, esattamente l’89%, siano favorevoli alla cooperazione internazionale, aumentando la percentuale di 4 punti rispetto al 2014. Dati molto incoraggianti, se osserviamo che oltre la metà dei cittadini crede fermamente negli aiuti, e vuole che l’Europa mantenga le promesse fatte a questi Paesi. Anzi addirittura il 16% degli intervistati pensa addirittura che non si faccia abbastanza.
Se guardiamo a come la pensano gli italiani vediamo che non solo quelli che ritengono gli aiuti allo sviluppo sono, seppur in maniera leggerissima, sopra la media Ue (90% contro l’89%), ma ci accorgiamo che nel nostro Paese questa consapevolezza è cresciuta di più rispetto a tutti gli altri Stati. Il dato italiano segna un aumento di dieci punti percentuali rispetto al 2014, il più grande incremento osservata in tutta Europa. Ci sono stati aumenti di oltre dieci punti percentuali anche nella quota di persone d’accordo col fatto che la lotta alla povertà nei Paesi in via di sviluppo dovrebbe essere una delle principali priorità sia dell’Ue (+12%), che del governo italiano (+11%).
“I risultati dell’Eurobarometro dimostrano chiaramente che i cittadini Ue conoscono il valore e l’importanza della attività europee in materia di cooperazione internazionale e sviluppo”, ha rivendicato Neven Mimica, il commissario Ue per la Cooperazione internazionale. “Quasi nove intervistati su dieci”, ha poi aggiunto Mimica, “ritengono che aiutare i Paesi in via di sviluppo sia importante, mentre più di sette su dieci convengono sul fatto che la lotta alla povertà in questi territori abbia un impatto positivo sui cittadini dell’Ue”. Secondo il commissario in questo momento storico l’Europa è chiamata a dimostrare la propria importanza per la vita dei suoi cittadini, “ecco perché”, ha concluso “dobbiamo cogliere questa opportunità, evidenziando i risultati di ciò che facciamo e il loro impatto sul terreno, richiamando l’attenzione sulla differenza che comportano per la vita delle persone e sui vantaggi che apportano ai valori e agli interessi dell’Europa.”