Bruxelles – La Commissione europea ha adottato un piano d’azione per contrastare il traffico di specie selvatiche all’interno dell’Ue e rafforzare il ruolo dell’Unione nella lotta contro queste attività illegali nel mondo.
Negli ultimi anni il traffico illegale di specie selvatiche ha subito una vera e propria impennata: secondo le stime, la criminalità organizzata in questo settore è coinvolta in un giro di affari tra gli 8 e i 20 miliardi di euro all’anno, cifre equivalenti a quelle del traffico di droga, di persone e di armi. Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha così esemplificato la situazione: “Al ritmo attuale i bambini nati oggi vedranno morire gli ultimi elefanti e rinoceronti selvatici prima di aver compiuto 25 anni”. Questo traffico non solo minaccia la sopravvivenza di alcune specie, ma alimenta la corruzione, provoca vittime umane e priva le comunità più povere di fonti indispensabili di reddito. Inoltre, rappresenta una minaccia per la sicurezza dell’Africa centrale, dove le milizie e i gruppi terroristici finanziano parte delle proprie attività proprio grazie a questo traffico.
Il piano d’azione comprende 32 iniziative che l’Unione europea e i suoi Stati membri dovranno realizzare entro il 2020. Tra queste la priorità è riservata alla prevenzione del traffico di specie selvatiche e alla riduzione dell’offerta e della domanda di prodotti illegali. Fondamentale sarà anche il miglioramento dell’applicazione delle norme esistenti e il rafforzamento della cooperazione tra competenti agenzie di contrasto, come Europol, per combattere i gruppi di criminalità organizzata. Ma grande importanza dovrà essere riservata soprattutto al rafforzamento della cooperazione tra paesi di origine, di destinazione e di transito, mediante un sostegno finanziario strategico dell’Unione per contrastare il traffico nei paesi di origine, contribuire a rafforzarne le capacità di controllo e creare fonti di reddito a lungo termine per le comunità rurali che vivono in zone ricche di specie selvatiche. Infatti Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Ue, ha dichiarato che “dobbiamo forgiare solide alleanze con i Paesi lungo la rotta del traffico: origine, destinazione e transito. L’Ue è pronta a collaborare con i partner per eliminare questa forma di traffico illegale e sostenere le comunità interessate”.
L’Europa è regione di destinazione, origine e transito del traffico di specie in via di estinzione, che interessa esemplari vivi e morti di flora e fauna selvatiche, parti o prodotti derivati. Nel 2014 sono stati uccisi più di 20.000 elefanti e 1.200 rinoceronti e, dopo anni in cui si stavano recuperando le loro popolazioni, sono oggi nuovamente in calo. Quale maggiore donatore a livello internazionale, l’Ue sostiene iniziative di conservazione in Africa con 700 milioni di euro per il periodo 2014-2020.