Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di portare avanti la procedura d’infrazione aperta nei confronti della Spagna e ha inviato a Madrid un parere motivato chiedendo di rispettare pienamente i requisiti della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Il testo obbliga gli Stati membri a stabilire e applicare alcuni requisiti minimi di performance energetica per gli edifici nuovi ed esistenti, rendere obbligatoria la certificazione energetica e richiedere controlli regolari per gli impianti di riscaldamento e di condizionamento.
L’esecutivo ha rivelato delle mancanze nel processo di trascrizione della direttiva nel diritto nazionale effettuata dalla Spagna, in particolare sul concetto di edifici “quasi a energia zero” che dovrebbe applicarsi a tutte le nuove costruzioni a partire dal 2021.
Il Governo spagnolo ha ora due mesi per notificare alla Commissione Ue le misure prese per rimediare alla situazione, dopodiché l’esecutivo potrebbe anche decidere di rivolgersi alla Corte di giustizia Ue.