Bruxelles – La Commissione europea ha lanciato un nuovo avvertimento all’Italia: è necessario adottare al più presto tutte le misure previste dalle norme Ue anti-rumore ambientale. Bruxelles ha inviato a Roma una lettera di messa in mora complementare, prolungando la prima fase della procedura d’infrazione già aperta. Ma se l’Italia non si metterà in regola, la situazione potrebbe aggravarsi.
La direttiva stabilisce un approccio comune per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell’esposizione al rumore ambientale, basato sulla sua mappatura, sulla comunicazione al pubblico e sull’adozione di piani d’azione a livello locale.
Finora l’Italia ha omesso di adottare queste tre misure per un numero considerevole di agglomerati, oltre che per i principali assi stradali e ferroviari. Anche per risolvere queste mancanze, lo scorso dicembre la Presidenza del Consiglio ha inviato un atto di diffida ai presidenti delle Regioni Campania, Sicilia e Lazio, con cui stabilisce una scadenza per la trasmissione delle mappe acustiche strategiche e/o dei piani di azione. In caso di mancato rispetto dei tempi, il governo avvierà la procedura di esercizio dei poteri sostitutivi, anche attraverso la nomina di commissari straordinari.