Bruxelles – L’Europa deve garantire flessibilità rispetto al Patto di stabilità e crescita per sostenere gli investimenti, le riforme strutturali e per affrontare le sfide della migrazione e della sicurezza. Il tema per cui da mesi si sta battendo il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, viene fatto proprio anche dal Parlamento europeo che ha approvato con 395 voti favorevoli, 203 contrari e 50 astensioni, una risoluzione sulle priorità Ue economiche, sociali e del mercato unico per il 2016 della socialista portoghese Maria João Rodrigues, che chiede appunto questa flessibilità. La risoluzione chiede anche cambiamento delle politiche fiscali sul lavoro, una migliore adesione nazionale alle raccomandazioni specifiche per Paese, più investimenti nazionali nei Paesi con gli avanzi di bilancio più alti e azioni contro una pianificazione fiscale aggressiva.
“In un periodo di crisi, dobbiamo rinforzare la coesione interna dell’Ue con un recupero economico più forte ed equilibrato”, ha chiesto Rodrigues secondo cui “quello di cui ha bisogno l’Europa oggi è una maggiore attenzione su investimento e domanda interna, dato soprattutto l’elevato surplus esterno dell’eurozona”. Allo stesso tempo, ha continuato “è necessaria una seconda ondata di riforme, migliorando l’istruzione, l’innovazione, l’amministrazione pubblica, la riscossione delle tasse e garantendo sistemi di welfare sostenibili ed equi che riducano le ineguaglianze sociali”.
Sempre sulle priorità economiche del 2016 sono state approvate anche altre due risoluzioni. Una, a firma di Sofia Ribeiro (Ppe), chiede una definizione a livello europeo della giustizia sociale, che dovrebbe essere rispettata dalle politiche sociali e d’occupazione, in particolare quando si applicano le riforme strutturali che colpiscono in modo più forte i gruppi vulnerabili. Un’altra di Catherine Stihler (S&D) chiede di incluso il mercato unico come pilastro nel Semestre europeo, “con un sistema per monitorare e identificare periodicamente gli ostacoli specifici per Paese” al mercato unico e una valutazione della sua integrazione e competitività.