Bruxelles – “L’Unione europea vive la fase più difficile e incerta della sua storia” e deve cambiare subito direzione perché “continuare verso questa strada ci porterà verso il baratro”. A lanciare l’allarme è il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz prendendo parte a Bruxelles a una commemorazione di Aldo Moro. “Il Consiglio europeo era un tempo un’istituzione tesa ad approfondire l’integrazione”, ricorda Schulz parlando in italiano, ma ora, obietta “è diventata una sorta di cellula di crisi permanente per affrontare la crisi dei rifugiati, la grexit, la brexit, per salvare l’Eurozona”. Insomma mentre un tempo “i summit europei servivano a rilanciare il progetto europeo” ora “servono per evitare il disastro”. Ma “la situazione attuale non è sostenibile”, avverte Schulz, secondo cui “l’Unione europea deve ritrovare visione, strategia e energia come quella che ha ispirato i nostri padri fondatori e chi dopo di loro come Moro ha continuato a rafforzare le istituzioni e la loro legittimità”.
Quella che l’Ue sta vivendo, ammette Schulz, è “la fase più difficile e incerta della sua storia” e in questo momento “l’unica cosa di cui gli euroscettici hanno bisogno per distruggere l’Unione è che gli europeisti non facciano nulla”. Bisogna invece agire, sprona il presidente del Parlamento europeo se “non abbiamo certezze assolute sull’effetto delle nostre decisioni future, posso assicurarvi – conclude Schulz – che continuare verso questa strada ci porterà verso il baratro”.