Bruxelles – Viviamo in un mondo in continuo cambiamento, sotto molteplici punti vista, e anche dal punto di vista energetico “non possono più essere fatti progetti a breve termine” secondo Simone Mori, vice presidente esecutivo di Enel, responsabile dell’ufficio di Bruxelles. Il rappresentante del più grande operatore elettrico italiano si è espresso oggi, durante il secondo Summit europeo sull’energia a Bruxelles, dicendo che “per garantire la decarbonizzazione e un mercato energetico funzionante, e alle imprese investimenti sicuri, c’è bisogno di segnali di lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda le fonti rinnovabili”.
Oggi Enel ha un mercato molto ampio (agendo in diverse parti del mondo), e dai suoi oltre cinquanta anni di operato si rende conto che stiamo attraversando una fase di trasformazione radicale dal punto di vista energetico. La preoccupazione di questa mutazione riguarda “il fatto che il disegno del mercato attuale sia stato introdotto per soddisfare logiche di un mix produttivo caratterizzato dalla presenza di fonti convenzionali programmabili, al contrario oggi e ancor più in futuro questo sarà caratterizzato da fonti intermittenti. Per questo i canoni fissati oggi risultano inadeguati”, ha affermato Mori. Il vice presidente ha aggiunto poi che “è necessario completare l’integrazione europea dei mercati e di introdurre meccanismi che permettano il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, attraverso una maggiore certezza di lungo termine per gli investimenti intrapresi”.
A sostegno di quanto detto in apertura si è espresso Dominique Ristori, il direttore generale alla Commissione europea sull’energia, che ha affermato “per fare un esempio pratico, quando si parla di energia eolica non possiamo sapere come sarà la situazione nel 2030, dato che la situazione cambia giorno per giorno, e di conseguenza anche i rischi”. Molti paesi europei soffrono questa mancanza di progetti a lungo termine, che portano le imprese ad evitare investimenti per la grande paura del rischio, e di conseguenza i prezzi (come quello del gas) aumentano andando a colpire direttamente i consumatori.
“Integrare oggi in questo mercato la capacità rinnovabile, nella misura ambiziosa prevista dall’Europa, ma utilizzando gli strumenti del passato, è come cercare di bere il caffè con coltello e forchetta”, ha poi continuato Simone Mori. Il Dirigente Enel ha poi concluso dicendo che “sarà quindi necessario completare l’integrazione di un mercato del bilanciamento sempre più sofisticato e decentralizzato per garantire un funzionamento efficiente di tutte le fonti rinnovabili con piena sicurezza del sistema”.