Bruxelles – Sembra essersi complicato nella notte il negoziato sulla Brexit al Consiglio europeo di Bruxelles. David Cameron, il premier britannico, ha lavorato fino alle 5.30 al palazzo del Justus Lipsius prima di prendersi un po’ di riposo, e qualche ora dopo i leader hanno iniziato a rientrare. La prima ad arrivare è stata Angela Merkel, che ha un paio di bilaterali, prima con il greco Alexis Tsipras, già arrivato anche lui, e poi con il francese François Hollande, il quale ha detto, al suo arrivo, che “dobbiamo ancora lavorare, nella notte ci siamo scambiati nuove proposte. La Francia non vuole poteri di veto sulle questioni finanziarie” dell’euro.
“Abbiamo fatto progressi ma ancora non c’è un accordo”, ha ammesso entrando in Consiglio il premier britannico. “Avremo un accordo solo se la Gran bretagna avrà quello di cui ha bisogno”, ha ribadito Cameron, assicurando: “Farò tutto quello che posso”.
In una dichiarazione diffusa dal quotidiano britannico Guardina il Segretario dell’Energia del governo di Londra Ambra Rudd ha insistito che è prematuro dire se le proposte di Cameron rischino di essere annacquate dai partner. “”E ‘troppo presto per concludere che si tratta di un annacquamento della proposta avanzata due settimane fa”, ha detto Rudd, aggiungendo che “non abbiamo intenzione di farci prendere dalla fretta. Dobbiamo aspettare e vedere su cosa ci si intenderà”.
Rudd ha però raffreddato le aspettative che ci possa essere un accordo oggi. “Il primo ministro ha detto che stiamo facendo progressi, ma che l’intesa è fuori portata al momento. Non credo che possiamo sottovalutare quanto sia difficile ottenere l’accordo di ventisette Stati membri, e lui ha sempre detto che si tratta di ottenere il miglior accordo e non un accordo affrettato. Quello che vogliamo è un accordo che sia davvero nell’interesse del nostro Paese”. La segretaria all’Energia ha confermato infine che “lotta è in corso” sulla durata della sospensione dei benefici sociali richiesta dalla Gran Bretagna.
Intanto Elmar Brok, il parlamentare popolare componente del terzetto dell’Europarlamento che segue i negoziati, ha spiegato che lui e i colleghi Roberto Gualtieri e Guy Verhofstadt incontreranno il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alle 12.30, e che dunque “i negoziati riprenderanno solo dopo”, e che “è un possibilità” che i lavori continuino per tutto il finesettimana, ma “è anche possibile” che si arrivi ad un’intesa oggi. I capi di Stato e di governo, comunque, sono stati riconvocati per un “English lunch” alle 13.30, dopo numerosi bilaterali e incontri tra tecnici, il che fa supporre che almeno per il pomeriggio si continuerà il lavoro a Bruxelles.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in mattinata prima della sessione generale, avrà bilaterali con Merkel, Cameron e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
“Le proposte sul tavolo non soddisfano tutte le parti, non abbiamo ancora finito”, spiega il premier lussemburghese Xavier Bettel, dicendosi speranzoso di arrivare a un testo condiviso “a fine pomeriggio”.