Bruxelles – Ricchezza non vuol dire salute. Né longevità. Secondo il risultato di uno studio dell’Università di Porto, pubblicato sul giornale britannico “Journal of epidemiology and community health”, Gran Bretagna, Danimarca e Paesi Bassi, tra i Paesi più ricchi d’Europa, sono in fondo alla classifica delle nazioni con la popolazione più longeva. La ricerca è stata condotta su oltre 313 milioni di persone in 18 paesi europei e residenti in 4.404 differenti piccole “aree”. Oggetto di studio sono stati coloro che nel 2001 avevano tra i 75 e gli 84 anni ed erano ancora vivi nel 2011. Dalla ricerca sono stati esclusi Paesi come Grecia, Cipro, Germania, Irlanda e Paesi entrati recentemente nell’Ue, per carenza di dati. Secondo i risultati, oltre ad alcune zone del Regno Unito (in particolare Londra, Glasgow, Liverpool) e dei Paesi Bassi (Amsterdam e Limburgo), tra i paesi dove si vive di meno figurano anche Danimarca (Cooperaghen) ma anche il sud della Spagna.
Sul versante opposto, tra i “campioni di longevità”, i ricercatori hanno individuato alcune aree dislocate a sud e ovest della Francia (Loira, Ile de France e Provenza) e nel nord della Spagna. Per l’Italia, lo studio ha riscontrato una situazione variegata – e un generale peggioramento rispetto al passato – con un nord-est dove si vive a lungo e un centro-sud, soprattutto in Campania e Sicilia, dove i tassi di sopravvivenza fino ad un’età tarda sono tra i più bassi dei paesi europei considerati. In tutte le aree esaminate sono le donne a vivere di più maggiore. Secondo i ricercatori i risultati dimostrano che la longevità “deriva da una combinazione di fattori” che sono “determinanti per la salute” tra cui vi sono “la povertà, che spiega la minore longevità in aree come il sud della Spagna o il sud dell’Italia e nelle aree post-industriali” e, come secondo determinante fattore, “uno stile di vita poco sano (che può comprendere il consumo di tabacco o una dieta inappropriata) che potrebbe spiegare la presenza di aree a bassa sopravvivenza in Paesi ricchi come Scandinavia o Paesi Bassi”