Bruxelles – Appena un giorno dopo che l’Unione europea ha posto fine alle sanzioni contro Minsk in Bielorussia è stata pronunciata una nuova sentenza di morte. Una notizia che non ha fatto piacere a Bruxelles. “L’Unione europea si oppone all’uso della pena di morte, una punizione crudele, che non riesce a fungere da deterrente”, si legge in una nota del servizio esterno. Per questo l’Ue invita la Bielorussia, “unico Paese in Europa ad applicare ancora la pena di morte”, a “prendere parte alla moratoria globale come primo passo verso l’abolizione della pena capitale”. Commutare queste sentenze e “avviare un dibattito pubblico sulla pena di morte con la società bielorussa sarebbe un passo importante in questo senso”, conclude la nota.
La condanna è stata emessa nei confronti di Sergei Khmelevsky, per cinque capi d’imputazione, di cui tre per omicidio. Crimini che, ha dichiarato la portavoce dell’Alta corte bielorussa Yulia Liaskova, sono stati “commessi con particolare crudeltà”. Dagli anni Novanta in Bielorussia sono state condannate a morte oltre 400 persone.