Bruxelles – La Commissione europea ha presentato il pacchetto sulla sicurezza energetica, al suo interno varie proposte per preparare l’Unione europea a una transizione globale, e per far fronte a eventuali interruzioni degli approvvigionamenti. Il pacchetto punta alla creazione di una rete solida e al sostegno a politiche di rispetto ambientale. L’obiettivo finale dell’Unione europea, posto fin dal quadro strategico presentato nel febbraio 2015, è quello di fornire a famiglie e imprese dell’Ue prezzi più accessibili per l’energia.
La Commissione Junker ha tra i suoi capisaldi la dimensione della sicurezza energetica, ed il pacchetto prevede una vasta gamma di misure per rafforzare la resilienza dell’Ue in caso di interruzioni nella fornitura di gas. Tra le misure vi sono: la richiesta di moderare la domanda d’energia (aumentandone la produzione in Europa anche attraverso fonti rinnovabili), lo sviluppo di un mercato interno funzionante e pienamente integrato, la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte. Lo scopo di tali proposte è dunque quello di portare più trasparenza, sicurezza, sostenibilità e competitività al mercato europeo, in modo da creare più solidarietà tra gli Stati membri.
“La strategia dell’Ue, lanciata un anno fa, prometteva a tutti gli europei sicurezza, sostenibilità e competitività sul piano energetico, così il pacchetto che presentiamo oggi si concentra sicuramente sulla sicurezza del nostro approvvigionamento, ma contemporaneamente attraversa tutti e tre gli obiettivi generali”, ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente responsabile per l’unione energetica. Šefčovič ha poi continuato sostenendo che “riducendo la nostra domanda d’energia a fonti esterne, e introducendo una migliore gestione del nostro potenziale interno, si creerà più stabilità nel mercato energetico europeo che non potrà far altro che giovare all’intera Unione”.
Miguel Arias Cañete, il commissario per l’azione per il clima e l’energia, ha aggiunto: “Dopo le due crisi del gas, nel 2006 e nel 2009, che hanno lasciato milioni di persone al freddo, ci siamo imposti di non fare mai più gli stessi errori. I test effettuati nel 2014 hanno però dimostrato che siamo ancora troppo vulnerabili alle possibili interruzioni delle forniture di gas, e le tensioni politiche relative ai confini non possono fare altro che peggiorare le cose”. Ecco perché le proposte odierne, ha poi concluso Cañete, “riguardano il sistema, che dev’essere affidabile, competitivo e flessibile, in modo che tutti i flussi d’energia possano attraversare le frontiere, e i consumatori possano raccoglierne i benefici. Ora siamo in piedi insieme per proteggere le fasce più vulnerabili, e il nostro impegno irreversibile si estende anche alla creazione di energia pulita, perché ne va del futuro di tutti noi”.