Bruxelles – Presidi ai 12 valichi meridionali del Paese con Italia e Slovenia, controlli per limitare i flussi di migranti a Tarvisio, Brennero e Resia. Dopo le indiscrezioni di stampa arriva la conferma ufficiale del governo austriaco sul piano che prevede la costruzione di barriere alla frontiera con il nostro Paese. L’intervento ai valichi con l’Italia, secondo quanto spiegato dal ministro degli Interni, Johanna Mikl Leitner, e dal ministro della Difesa, Hans Peter Doskozil prevede diversi tipi di controllo. Sarà messo in atto un presidio classico delle frontiere, con punti di osservazione e attenzione rivolta al traffico dei veicoli, dei treni e delle persone, ha spiegato Vienna. Degli appositi nuclei di intervento saranno poi impiegati per impedire l’intrusione di gruppi di persone che dovessero fare uso della forza.
“La sicurezza dei confini meridionali dell’Austria va massicciamente aumentata. Non è un compito facile, ma necessario”, ha sottolineato al termine del Consiglio dei Ministri tenutosi a Vienna, il cancelliere austriaco, Werner Faymann. L’incremento dei controlli alle frontiere, ha specificato, dovrebbe scattare in primavera.
“In virtù della particolare storia legata al confine del Brennero la cooperazione sarà molto intensa ma resta chiaro che, se necessarie da parte del management, saranno installate anche recinzioni”, ha spiegato il ministro degli Interni austriaco incontrando oggi i tre presidenti dell’Euregio, la ‘regione’ che parte dal Trentino ed arriva al Tirolo passando per l’Alto Adige. Nell’incontro con i governatori Ugo Rossi (Trentino), Arno Kompatscher (Alto Adige) e Guenther Platter (Tirolo), il ministro Mikl-Leitner ha sottolineato che il sistema di controllo già esistente a Spielfeld tra Austria ed Ungheria “dovrà essere esteso anche ad altri valichi”.
Al Brennero sono previste una corsia dedicata ai controlli su persone e cose con annessa una recinzione al fine di coordinare nel migliore dei modi la registrazione dei migranti. Il governatore altoatesino Kompatscher, nel mostrare comprensione per le misure che adotterà l’Austria, ha affermato che la reintroduzione dei controlli alle frontiere è “sgradevole ma necessaria come misura temporanea in una situazione di crisi”.