Bruxelles – La crisi dei migranti continua ad essere in cima alla lista dei problemi che sta afforntando in questo momento l’Europa. Oggi la Commissione europea ha deciso lo stanziamento di ulteriori 12,7 milioni per la Grecia e 10 per la Ex repubblica jugoslava di Macedonia per far fronte all’emergenza in atto.
I soldi destinati ad Atene, provenienti dal Fondo per la migrazione e l’integrazione (Amif) serviranno alla creazione di strutture di accoglienza nel Paese per una capacità totale di 8mila postisul continente greco. Il denaro proviene dal manicomio, migrazione e Fondo per l’integrazione (AMIF) e verrà utilizzato per impostare almeno 8mila nuovi posti di accoglienza sui 50mila in più concordati nella riunione dei leader dei Balcani lo scorso 25 ottobre. Il finanziamento di emergenza sarà utilizzato acquistare e installare prefabbricati per offrire un alloggio temporaneo agli immigrati nelle regioni Attica e Macedonia centrale. Nel 2015 la Commissione ha sborsato 146 milioni per l’assistenza di emergenza alla Greia attraverso finanziamenti diretti o tramite Iom e Unhcr.
I dieci milioni all’ex repubblica iugoslava di Macedonia saranno utilizzati per migliorare la gestione dei confini per sostenere controlli sistematici e sorveglianza delle frontiere, l’identificazione e la registrazione dei cittadini di Paesi terzi che le attraversano in maniera regolare e irregolare, e la lotta e la prevenzione del traffico di esseri umani, del contrabbando e della criminalità transfrontaliera.
“La crisi dei rifugiati ha messo una pressione particolarmente alta sui Paesi lungo la rotta (balcanica, ndr) e l’Europa deve stare unita nell’affrontare questa situazione. Questo nuovo finanziamento aiuterà le autorità dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia a migliorare la gestione delle frontiere e la migrazione, e sostenere i costi relativi agli agenti distaccati inviati dagli Stati membri dell’Unione europea e dalla Serbia al confine meridionale del paese”, ha dichiarato il commissario alle politiche di vicinato Johannes Hahn. Questo supporto, ha aggiunto “è complementare alle azioni intraprese per sostenere la Grecia, anche attraverso Frontex”.