Bruxelles – La Bosnia Erzegovina ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all’Unione europea. Una decisione che arriva dopo “mesi di duro lavoro” e che “soddisfa le aspirazioni della popolazione”, commentano l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, Federica Mogherini, e il commissario ai negoziati per l’Allargamento, Johannes Hahn. Già “candidato potenziale” all’ingresso nell’Ue nel 2003, la Bosnia non è riuscita ufficialmente a ottenere lo status a causa delle dispute interne tra le tre comunità, serba, croata e musulmana. Il rilancio del cammino è avvenuto su impulso della Gran Bretagna e della Germania. “È un giorno di festa per tutti noi: solo vent’anni fa, nei Balcani sono state scritte alcune delle peggiori pagine della storia europea. Oggi celebriamo un altro passo verso un continente unito e pacifico”, sottolineano Mogherini e Hahn, facendo notar che “mentre alcune forze mettono in dubbio l’esistenza stessa della nostra Unione, la domanda della Bosnia Erzegovina mostra che il bisogno di un continente europeo unito è ancora forte tra i nostri popoli”.
Bruxelles giudica “impressionanti” i risultati ottenuti dalla Bosnia su un ampia agenda di riforme e fa notare che “oggi non saremmo qui se non fosse per la leadership del Paese”. Ancora però rimane molto da fare: “Dobbiamo sfruttare l’impulso guadagnato finora e continuare a lavorare duro”, spronano Mogherini e Hahn secondo cui “devono essere messe in atto le riforme per migliorare la crescita economica e la giustizia sociale, lo stato di diritto e i bisogni della pubblica amministrazione”, esortano i membri dell’esecutivo di Jean-Claude Juncker, per cui “la funzionalità delle istituzioni della Bosnia Erzegovina rimane una priorità, incluso un meccanismo di coordinamento effettivo e funzionante sui temi Ue”. Bruxelles si aspetta anche che “le autorità a tutti i livelli assicurino che le sfide che il Paese affronta sul sistema giudiziario siano affrontante costruttivamente in uno spirito di dialogo e di comprensione reciproca”.
Il 2016 sarà un “anno pieno di sfide”, ha dichiarato il presidente di turno del governo tripartito del Paese balcanico, Dragan Covic, nel corso della cerimonia a Bruxelles. “Dobbiamo far crescere la nostra economia” e “con le prossime elezioni locali avremo l’occasione per dimostrare che possiamo riformare il nostro Paese”, ha aggiunto. “Vediamo che il nostro primo vicino, la Croazia, è già membro dell’Ue. Il Montenegro e la Serbia hanno intrapreso anche loro il cammino di integrazione. Anche la Bosnia Erzegovina – ha concluso – fa parte di questo continente”.