Bruxelles – In crescita i consumi di energia prodotta da fonti rinnovabili in Europa. Secondo i dati Eurostat nel 2014, la quota sul consumo finale lordo ha raggiunto il 16,0% nell’Unione europea, quasi il doppio di quella del 2004 (8,5%), l’anno più lontano per il quale sono disponibili dei dati.
Con più della metà (52,6%) di energia da fonti rinnovabili nel suo consumo finale lordo la Svezia è la nazione regina del green per il 2014, seguita da Lettonia e Finlandia (entrambi 38,7%), Austria (33,1%) e Danimarca ( 29,2%). Fanalino di coda Lussemburgo (4,5%), Malta (4,7%), Paesi Bassi (5,5%) e Regno Unito (7,0%). L’Italia sopra la media europea con il 17,1%.
La quota di energie rinnovabili sul consumo finale lordo di energia è uno degli indicatori principali della strategia Europa 2020. L’obiettivo da raggiungere entro il 2020 per l’Ue è una quota di energia del 20% da fonti rinnovabili, un traguardo che Bruxelles ritiene fattibile se si manterranno questi ritmi: nel 2011 eravamo a 13,1%, poi 14,3 l’anno dopo, 15,0 nel 2013 e infine 16,0 nel 2014. Tuttavia, in Europa le rinnovabili dovrebbero continuare a svolgere un ruolo chiave per aiutare l’Unione a raggiungere il proprio fabbisogno energetico oltre il 2020. Per questo motivo, gli Stati membri hanno già concordato un nuovo obiettivo di energie rinnovabili dell’Ue di almeno il 27% entro il 2030.