Bruxelles – Francia e Germania vogliono un ministro delle Finanze della Zona euro perché la Bce non riesce a garantire una crescita a lungo termine nei Paesi con la moneta unica. E’ il messaggio centrale contenuto in un intervento comune che il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, e il capo della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, hanno scritto per il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung. I due governatori parlano di “un’Europa a un bivio” con i Paesi membri che devono rassegnarsi a cedere parte della sovranità perché “la Bce da sola non può creare una crescita economica sostenibile”, anche se “la sua politica monetaria ha fatto molto per l’Eurozona”. La Banca centrale, spiegano i due, non ha “raggiunto l’obiettivo di inflazione al 2% per tre anni consecutivi” ed è “molto improbabile che ci riesca” in un momento come questo, caratterizzato da “crollo del prezzo del petrolio, la crescita economica poco brillante e i salari fermi”.
Secondo i due Presidenti sono necessari “un ministro delle Finanze comune per l’area euro in connessione con un Consiglio fiscale indipendente e la creazione di un corpo politico forte in grado di prendere decisioni, ma che sia soggetto alla supervisione parlamentare”. La creazione di un ministero delle Finanze (di cui si era già parlato nel 2011 per far fronte alla crisi seguita al salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo), sostengono i due, avrebbe ampie ricadute positive, dal momento che “un’integrazione più forte potrebbe ripristinare la fiducia nella zona euro, favorendo lo sviluppo di strategie comuni e una crescita costante”.